Chi trova un sorriso, trova un tesoro...

...e noi Sandre, come tante altre donne, lo abbiamo trovato!!! Nessun disegno e foto le rende giustizia e la sua fama la precede...ma bando alle ciance!!! La simpatia non si può rappresentare e quindi...

                          BENVENUTA DOTTORESSA PRISCA NISI!!! 

                                LA CHIRURGA DELLE MERAVIGLIE!!!

L'Ospedale S.Jacopo di Pistoia si è illuminato con la sua presenza : le mani che ci hanno salvato... le parole che ci hanno confortato...l'incoraggiamento che ci ha lanciato verso il traguardo... e sarà presente con noi, in questo viaggio della consapevolezza, della prevenzione e del buon umore!!!

..ed eccola, la dottoressa... la nostra dottoressa...

26 luglio 2021

Buona giornata a tutte. Questa settimana vorrei parlarvi della prevenzione senologica,argomento estremamente importante visto che questo tipo di neoplasia è molto frequente,visto che colpisce una donna su otto. In molti casi, però, si può prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 55.500 nuovi casi (55.000 donne e 500 uomini) di tumore del seno.

Con questi numeri, la neoplasia si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età. Grazie però ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce,la mortalità fa segnare un calo del 2,2 per cento ogni anno. Circa 9 donne su 10 (87 per cento) sono vive dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore mammario e 8 su 10 (80 per cento) lo sono a 10 anni dalla diagnosi.

Sono stati identificati molti fattori di rischio per questo tumore, alcuni modificabili, come gli stili di vita, altri invece no, come l'età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 50 anni), fattori genetici e costituzionali. Tra gli stili di vita dannosi si possono citare, per esempio, un'alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria.

Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno:

un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovane età sono protettive, così come l'allattamento al seno.

Il 5­-7 per cento circa dei tumori della mammella è ereditario, legato cioè alla presenza di mutazioni nel DNA, che in un quarto dei casi interessano i geni BRCA 1 e/o BRCA 2.

Il rischio di ammalarsi nel corso della vita di tumore mammario è pari a circa il 65 per cento per le donne portatrici di mutazioni del gene BRCA 1, mentre la percentuale scende al 40 per cento circa se la mutazione interessa il gene BRCA 2. In cosa consiste il percorso di prevenzione del tumore della mammella?

Cominciamo col dire che è importantissima,come primo step,l'autopalpazione. Quando si parla di autopalpazione si pensa solo a un esame per la ricerca di noduli nella ghiandola mammaria, ma in realtà grazie a questo esame possono emergere altri segnali che devono spingere a consultare un medico, come retrazioni o cambiamenti della pelle, perdite di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella. A partire dai 20 anni l'esame può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Con il sopraggiungere della menopausa, l'esame può essere eseguito indifferentemente in qualunque periodo del mese e deve essere effettuato con regolarità anche e soprattutto dalle donne sopra i 60 anni poiché il picco di incidenza del tumore della mammella si colloca proprio tra i 65 e i 70 anni.

Le indagini strumentali fondamentali per la prevenzione del tumore alla mammella sono la mammografia e l'ecografia mammaria e ,come indagine di II livello o in casi selezionati,la RM mammaria.

Tra i 20 e i 40 anni generalmente non sono previsti esami particolari, se non una visita annuale mammaria dal medico di famiglia. Solo in situazioni particolari, per esempio in caso di familiarità o di scoperta di noduli,c'è indicazione ad approfondire con un’ecografia o una biopsia (agoaspirato) del nodulo sospetto.

Tra i 40 e i 50 anni le donne con casi di tumore del seno in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi a mammografia, meglio se associata a ecografia vista la struttura ancora densa del seno.

Tra i 50 e i 69 anni il rischio di sviluppare un tumore del seno è piuttosto alto e di conseguenza alle donne in questa fascia di età è raccomandato un controllo mammografico biennale. A tale scopo esiste un organizzazione a livello nazionale di screening mammario:ogni 2 anni le signore comprese in questa fascia d'età,sono invitate a sottoporsi a mammografia con eventuale approfondimento ecografico e bioptico.

Da tempo la comunità scientifica discute sulla possibilità e l'utilità di ampliare lo screening mammografico a fasce d'età più ampie.Ogni regione sta stabilendo nuovi criteri,per cui vi invito ad informarvi presso la vostra struttura di riferimento. Nelle donne positive al test genetico per BRCA1 o 2, in aggiunta alla mammografia e alla visita clinica, è indicata anche una risonanza magnetica annuale.

La maggior parte dei tumori è di origine "sporadica" ovvero si manifesta senza alcun tipo di legame con la trasmissione ereditaria dei geni, ma in alcuni casi si può parlare anche di rischio ereditario di cancro, legato cioè, alla trasmissione da parte dei genitori di un gene mutato. Esistono dei criteri molto precisi per valutare se è utile eseguire una valutazione con un genetista: La persona affetta da tumore del seno:

 

ha un familiare portatore di mutazione genetica

ha avuto anche un tumore dell’ovaio

ha avuto un tumore del seno prima dei 36 anni

ha avuto un tumore del seno di tipo “triplo negativo” prima dei 60 anni

ha avuto un tumore del seno bilaterale prima dei 50 anni

è di sesso maschile.

 

La persona ha avuto un tumore del seno prima dei 50 anni e ha un familiare di primo grado (cioè un genitore, un fratello, una sorella, un figlio o una figlia) che ha avuto:

 

un tumore del seno prima dei 50 anni

un tumore dell’ovaio a qualsiasi età

un tumore mammario bilaterale

un tumore mammario maschile

un tumore del pancreas

un tumore della prostata.

 

In base al risultato del test, il genetista e l'oncologo raccomanderanno un piano di prevenzione individuale basato su controlli più frequenti e attenti che permetteranno di gestire al meglio il rischio e di individuare un eventuale tumore nelle sue fasi più precoci. Certo ,tante parole,che spesso mettono anche paura.... Quello che consiglio con tutto il cuore è di individuare un centro di riferimento a cui rivolgersi e seguire le indicazioni che vi verranno date. Comunque sia noi saremo qui. Per rispondere alle vostre domande,ai vostri dubbi.

A presto.

Prisca