12 luglio 2021
Mi presento.
Mi chiamo Prisca Nisi e sono un chirurgo. Un chirurgo che ad un certo punto della sua carriera ha deciso di occuparsi di senologia.
Mi è stato chiesto dalle creatrici di questo fantastico blog, di raccontare perché ho deciso di fare il medico ed in particolare il chirurgo senologo.
In realtà credo di aver sempre voluto fare il medico. Mi è sempre piaciuto studiare ed avevo il pallino di saper come funzionassimo…dentro!!!
Quindi l’università ,la specializzazione (non riuscirai mai a fare il chirurgo!!!!),vari lavori e poi….il concorso in ospedale,a Pistoia.
L’inizio è stato complesso, mi sembrava impossibile farmi carico di tutte quelle responsabilità, di tutto quel sapere che ritenevo necessario per affrontare il PAZIENTE.
È difficile imparare a parlare la stessa lingua del paziente, essere sulla stessa lunghezza d’onda, la stessa sintonia.
Avevo in mente che per poter essere un buon medico ed un bravo chirurgo fosse assolutamente necessario conoscere a fondo il proprio interlocutore.
Poi, piano piano, devo confessare quasi per caso, ho cominciato a collaborare con un collega più anziano che si occupava di senologia.
E li mi si è aperto un intero mondo: occuparmi delle donne, aiutarle ad affrontare un “viaggio” estremamente arduo se percorso in solitudine, questo era quello che volevo fare.
È stato facile per me entrare in questo universo, assolutamente naturale.
Forse perché per una donna è più semplice capire la paura, l’ansia, l’angoscia che un’altra donna può provare di fronte alla diagnosi di CANCRO DELLA MAMMELLA.
Leggere negli occhi delle “mie” donne lo sgomento mi ha segnato ma ho anche capito che bisogna essere lì .Forti e accoglienti….fin quando ci si riesce!!!
Ho provato ad essere meticolosa nello spiegare i vari aspetti della malattia ma anche a dare speranze reali,a parlare di aspetti più leggeri, a considerare SEMPRE queste donne come individui completi ,con le loro paure, i loro sentimenti,gli amori,le aspettative,desideri…e non solo come casi clinici.
È con questa idea sono cresciuta anch’io ,ogni donna è stata un intero mondo con il quale mi sono confrontata .Ho conosciuto mariti che son rimasti vicini alle loro mogli ed alcuni che sono scappati, fidanzati innamorati ed altri più “leggeri”, nipoti affettuosi, date di battesimo, anniversari, gusti culinari, abilità particolari, marche di profumi, taglie di reggiseno….
Sono assolutamente sincera quando dico che tutte le mie pazienti hanno lasciato un segno nel mio cuore.
Con alcune di è creato un rapporto particolare. Forse perché sanno che io so…e per questo si fidano e si affidano.
Immagino di abbracciarle tutte attraverso questo blog. Grazie a Sandra e Sandra ,due donne eccezionali, che hanno avuto questa bellissima idea e che sono state così carine da coinvolgermi.
Vi aspetto qui,spero in tante,per continuare a parlare,approfondire tanti aspetti di questa malattia.
Parlare, condividere, capire.
Noi siamo qui.
Prisca Nisi
19 luglio 2021
Eccomi qui!
La scorsa settimana è stato emozionante sapere che in tante mi avete letto. Grazie veramente. Proviamo a riprendere il filo del discorso.....
La scelta che anni fa mi ha portato ad occuparmi di chirurgia senologica è stata per me un'esperienza incredibile. Ho iniziato in modo molto "timido",ma ricordo la sensazione di fierezza che provavo e che provo, ogni qualvolta riesco a trovare la chiave per entrare nel mondo di una nuova paziente. Nel corso degli anni ho stabilito tante relazioni con le mie "donne".Con alcune è stato facile,direi quasi ovvio.Età simili,gusti in comune,un certo feeling immediato. Di queste donne,ne ricordo tante. Ricordo la paura,l'ansia dei primi incontri.Tutto ciò si supera solo accompagnando loro in un percorso che deve essere il più possibile fluido .Se questo riesce,tutte le donne,anche le più diffidenti,le più ostiche,si aprono,ti credono. Forse anche perché in quei momenti si ha la necessità di fidarsi di qualcuno.Ma quel qualcuno deve esserci.Sempre. Questo può sopraffare qualunque medico,non tanto da un punto di vista pratico quanto da quello emotivo,emozionale. Sinceramente non ho avuto mai pazienti che mi tempestassero di telefonate o di richieste bizzarre,ma per alcune,poche per fortuna,ho provato,per sempre,tristezza,dolore ed un senso di ineluttabilità insopportabile. Non crediate che noi medici resettiamo le nostre emozioni una volta tornati a casa,dai nostri affetti. Ricordiamo tutto e portiamo tutto con noi e,credo,sia proprio questo che ci fa crescere e ci rende migliori. In tutti i sensi. Come potrei dimenticare la prima signora a cui ho eseguito un intervento di mastectomia prima e di ricostruzione poi. Mi si è affidata ed io le sono tutt'ora grata per la fiducia.Successivamente ,visto il bel rapporto,mi ha portato suo fratello,affetto ovviamente da tutt'altra patologia.Ho dovuto visitarlo per forza,pur non essendo proprio il mio campo... Un'altra giovane donna che ho incontrato una calda mattina d'estate.Aveva lunghi capelli neri e mi guardava con occhi smarriti,molto impaurita. Ora è una bella donna consapevole che affronta la vita,sapendo quanto sia prezioso il nostro quotidiano. Un'altra ragazza con una situazione complessa,già valutata in un'altra sede,che poi ha deciso di rimanere con noi.Un viaggio lungo,carico d'ansia.Un marito affettuoso e presente ed un figlio che negli anni ho visto crescere. Che gioia però.Ora siamo amiche ,che altro dire? Un'altra donna che non potrei in nessun modo dimenticare:nonostante i problemi della vita ha cambiato lavoro ed ora accompagna i bambini alla scoperta dell'arte. Sempre con il sorriso,alla mia domanda,come va? ha sempre risposto,BENISSIMO!!!! Ricordo un'altra giovane signora,molto bella,che aveva una grande paura di perdere la propria femminilità.All'inizio non ne voleva sapere di essere operata.Poi si è convinta ed è stata soddisfatta. Sinceramente,dopo la fine del suo percorso,non l'ho più incontrata per un lungo periodo.E' pur vero che la mia figura,per alcune almeno,è troppo legata ad un brutto periodo,da dimenticare. Dopo qualche mese mi ha cercato,portandomi un bellissima penna.Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto:grazie,senza di lei non mi sarei lasciata operare. Certo non tutte le mie esperienze sono così gioiose. Ho dei dolori che purtroppo porterò con me per sempre. Ma è un'altra storia.
Ci sentiamo presto.
Prisca
26 luglio 2021
Buona giornata a tutte. Questa settimana vorrei parlarvi della prevenzione senologica,argomento estremamente importante visto che questo tipo di neoplasia è molto frequente,visto che colpisce una donna su otto. In molti casi, però, si può prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 55.500 nuovi casi (55.000 donne e 500 uomini) di tumore del seno.
Con questi numeri, la neoplasia si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età. Grazie però ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce,la mortalità fa segnare un calo del 2,2 per cento ogni anno. Circa 9 donne su 10 (87 per cento) sono vive dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore mammario e 8 su 10 (80 per cento) lo sono a 10 anni dalla diagnosi.
Sono stati identificati molti fattori di rischio per questo tumore, alcuni modificabili, come gli stili di vita, altri invece no, come l'età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 50 anni), fattori genetici e costituzionali. Tra gli stili di vita dannosi si possono citare, per esempio, un'alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria.
Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno:
un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovane età sono protettive, così come l'allattamento al seno.
Il 5-7 per cento circa dei tumori della mammella è ereditario, legato cioè alla presenza di mutazioni nel DNA, che in un quarto dei casi interessano i geni BRCA 1 e/o BRCA 2.
Il rischio di ammalarsi nel corso della vita di tumore mammario è pari a circa il 65 per cento per le donne portatrici di mutazioni del gene BRCA 1, mentre la percentuale scende al 40 per cento circa se la mutazione interessa il gene BRCA 2. In cosa consiste il percorso di prevenzione del tumore della mammella?
Cominciamo col dire che è importantissima,come primo step,l'autopalpazione. Quando si parla di autopalpazione si pensa solo a un esame per la ricerca di noduli nella ghiandola mammaria, ma in realtà grazie a questo esame possono emergere altri segnali che devono spingere a consultare un medico, come retrazioni o cambiamenti della pelle, perdite di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella. A partire dai 20 anni l'esame può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Con il sopraggiungere della menopausa, l'esame può essere eseguito indifferentemente in qualunque periodo del mese e deve essere effettuato con regolarità anche e soprattutto dalle donne sopra i 60 anni poiché il picco di incidenza del tumore della mammella si colloca proprio tra i 65 e i 70 anni.
Le indagini strumentali fondamentali per la prevenzione del tumore alla mammella sono la mammografia e l'ecografia mammaria e ,come indagine di II livello o in casi selezionati,la RM mammaria.
Tra i 20 e i 40 anni generalmente non sono previsti esami particolari, se non una visita annuale mammaria dal medico di famiglia. Solo in situazioni particolari, per esempio in caso di familiarità o di scoperta di noduli,c'è indicazione ad approfondire con un’ecografia o una biopsia (agoaspirato) del nodulo sospetto.
Tra i 40 e i 50 anni le donne con casi di tumore del seno in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi a mammografia, meglio se associata a ecografia vista la struttura ancora densa del seno.
Tra i 50 e i 69 anni il rischio di sviluppare un tumore del seno è piuttosto alto e di conseguenza alle donne in questa fascia di età è raccomandato un controllo mammografico biennale. A tale scopo esiste un organizzazione a livello nazionale di screening mammario:ogni 2 anni le signore comprese in questa fascia d'età,sono invitate a sottoporsi a mammografia con eventuale approfondimento ecografico e bioptico.
Da tempo la comunità scientifica discute sulla possibilità e l'utilità di ampliare lo screening mammografico a fasce d'età più ampie.Ogni regione sta stabilendo nuovi criteri,per cui vi invito ad informarvi presso la vostra struttura di riferimento. Nelle donne positive al test genetico per BRCA1 o 2, in aggiunta alla mammografia e alla visita clinica, è indicata anche una risonanza magnetica annuale.
La maggior parte dei tumori è di origine "sporadica" ovvero si manifesta senza alcun tipo di legame con la trasmissione ereditaria dei geni, ma in alcuni casi si può parlare anche di rischio ereditario di cancro, legato cioè, alla trasmissione da parte dei genitori di un gene mutato. Esistono dei criteri molto precisi per valutare se è utile eseguire una valutazione con un genetista: La persona affetta da tumore del seno:
ha un familiare portatore di mutazione genetica
ha avuto anche un tumore dell’ovaio
ha avuto un tumore del seno prima dei 36 anni
ha avuto un tumore del seno di tipo “triplo negativo” prima dei 60 anni
ha avuto un tumore del seno bilaterale prima dei 50 anni
è di sesso maschile.
La persona ha avuto un tumore del seno prima dei 50 anni e ha un familiare di primo grado (cioè un genitore, un fratello, una sorella, un figlio o una figlia) che ha avuto:
un tumore del seno prima dei 50 anni
un tumore dell’ovaio a qualsiasi età
un tumore mammario bilaterale
un tumore mammario maschile
un tumore del pancreas
un tumore della prostata.
In base al risultato del test, il genetista e l'oncologo raccomanderanno un piano di prevenzione individuale basato su controlli più frequenti e attenti che permetteranno di gestire al meglio il rischio e di individuare un eventuale tumore nelle sue fasi più precoci. Certo ,tante parole,che spesso mettono anche paura.... Quello che consiglio con tutto il cuore è di individuare un centro di riferimento a cui rivolgersi e seguire le indicazioni che vi verranno date. Comunque sia noi saremo qui. Per rispondere alle vostre domande,ai vostri dubbi.
A presto.
Prisca
Cara dottoressa Prisca, aspettiamo i suoi illuminanti interventi!!!